Relazione della Presidente Anna Lapini – Forum Terziario Donna 2023

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  • Pubblicato 6 Dicembre 2023

Accogliere. Ascoltare. Agire.

Buongiorno a tutte e tutti, ringrazio tutte le persone presenti di essere qui. Benvenuti al settimo Forum Terziario Donna.
Ringrazio il nostro Presidente Carlo Sangalli per il suo messaggio, per non farci mai mancare la sua attenzione.
Ringrazio Mariano Bella che riesce, con un numero a dire molto più di 1000 parole e ci ha fornito una base di dati e conoscenze centrando esattamente il tema.
L’originalità della sua analisi, infatti è quella di aver approcciato il tema dell’occupazione femminile non solo in riferimento al lavoro dipendente, ma considerando anche la componente del lavoro autonomo.
E mi fa sempre piacere ripetere chi siamo, Terziario Donna è un gruppo di imprenditrici del  commercio, del turismo dei servizi, delle professioni, che opera trasversalmente all’interno di Confcommercio-Imprese per l’Italia. La più grande organizzazione datoriale d’Italia e in questa cornice rappresentiamo il 70% delle imprenditrici italiane, perché come ci ha ricordato il Direttore Mariano Bella, il terziario è donna!
Oggi con voi volevo aggiungere un tassello a questa descrizione, partendo da una canzone che amo molto e che cita spesso il nostro Presidente Carlo Sangalli.
“Libertà è partecipazione”.
Questa frase, come sapete è di Giorgio Gaber. In realtà, però, Sandro Luporini, suo celebre co autore, qualche tempo fa ha rivelato che questa frase voleva riassumere un concetto assai più complesso e determinante, quello di spazio di incidenza, ossia la capacità delle mie azioni di incidere o, addirittura, modificare la società.
Ecco, voglio partire da qui per inaugurare il nostro Forum. E vi chiedo qual è il nostro spazio di incidenza o, meglio ancora, come possiamo ampliare il nostro spazio d’incidenza. Come possiamo farci sentire e farci ascoltare nelle nostre istanze.
Questo appuntamento va proprio in questa direzione.
Per esprimere questi concetti mi farò aiutare da tre verbi che potrebbero essere considerati, nella accezione comune, tipicamente femminili, e che mi faranno da linea guida: Accogliere, Ascoltare, Agire.
Con il primo verbo: Accogliere: vogliamo rivendicare il ruolo trasversale del nostro Gruppo, che vuole essere inclusivo, anzi, mi correggo, accogliente, nella composizione, nelle istanze che portiamo avanti, e nel coinvolgimento, anche degli uomini. Il forum dello scorso anno, si intitolava: “Un patto fra generi e generazioni”. E non più di una settimana fa, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stata lanciata la campagna di Terziario Donna “La vita delle donne è un valore, difendiamola. Insieme” che quest’anno ha coinvolto anche la componente maschile del Sistema Confcommercio.
Perché? perché la violenza di genere è una piaga sociale, che va affrontata senza separazioni o  reclusioni, ma uniti, Insieme, per un fine comune.
Alla vigilia del 25 novembre, un articolo di Antonio Polito sul Corriere della Sera sui femminicidi, intitolato “La lotta degli uomini per conservare il potere, di fronte alla rivoluzione femminile”, mi ha illuminata. In questo articolo Polito in sintesi sostiene che la stiamo buttando troppo sul sentimentale – affetti, relazioni, amori e relativa tossicità – mentre questa è una vera lotta per la conservazione del potere, è una guerra per sconfiggere la rivoluzione delle donne iniziata 150 anni fa. ( ….) “.

Per poi proseguire, qui lo cito testualmente: “E la verità è che noi trattiamo le donne nella vita di ogni giorno come figlie di un dio minore e che la violenza, da che mondo è mondo si è sempre abbattuta sulle persone in condizione di inferiorità.” e conclude: ” Ecco perché la difesa e l’espansione dei diritti delle donne devono restare il prioritario obiettivo civile, politico e culturale delle nostre società. I diritti contano tutti, ma i diritti delle donne, in questo momento, di più.”
Figlie di un dio minore, o come si dice in gergo tecnico, infantilizzate,  considerate sempre bambine, bisognose di tutela.
Perché se l’accesso al credito è difficile, per le donne lo è ancora di più. Il 40% delle donne non ha un proprio conto corrente.
Se la metà delle donne non lavora, e comunque non può disporre in autonomia di risorse economiche, non è libera di scegliere. Si chiama violenza economica, ed è stata riconosciuta dalla Convenzione di Istanbul come una delle forme di violenza contro le donne.
Per questo motivo, da due anni partecipiamo al mese dell’educazione finanziaria organizzato da Edufin, con webinar dedicati. Un progetto di educazione finanziaria che dal prossimo anno si  arricchirà integrandosi con il progetto confederale del settore Credito incentivi e politiche di  coesione in  collaborazione con Banca d’Italia.
Per questo promuoviamo il lavoro femminile, in tutte le sue forme e per tutte le donne.
Nessuna esclusa.
Abbiamo avviato un percorso sull’identità, per capire chi siamo e dove vogliamo andare. Ci siamo affidati all’Università Bocconi, che ha un dipartimento “Diversità ed Inclusione”. Beh, abbiamo scoperto che siamo già più avanti: includere presuppone un noi e un loro, una maggioranza ed una minoranza. Ma le donne, vorrei ricordarlo, sono il 50% della popolazione mondiale. Forse non è più il caso di parlare di politiche di inclusione, quando si parla di politiche di genere!
Al contrario, accogliere significa integrarsi, contaminarsi, crescere e camminare nella stessa direzione.
Penso proprio che il nostro Gruppo lo stia facendo.
Passo al secondo verbo protagonista di questo Forum: Ascoltare.
Abbiamo appena ascoltato i dati che ci ha fornito il Direttore Mariano Bella. Ci ha detto chiaramente che eguagliando il tasso di partecipazione femminile a quello della media europea avremmo non solo più occupate e quindi un aumento del pil, ma anche un aumento demografico.
Ascolteremo autorevoli relatori e rappresentanti delle istituzioni, che approfitto per ringraziare per avere accettato di partecipare al nostro Forum.
A cominciare dalla Ministra Eugenia Roccella, che per il secondo anno ci ha onorato della sua presenza.
L’abbiamo ascoltata il 7 novembre alla presentazione, insieme alla Ministra Calderone, del “Codice di autodisciplina di imprese responsabili in favore della maternità”, una iniziativa che sicuramente ci vorrà illustrare nel corso delle sue conclusioni.
Ascolteremo gli eurodeputati Anna Cinzia Bonfrisco e Fabio Massimo Castaldo, che ci diranno cosa ha fatto l’Europa su questo tema, e cosa ci si aspetta dal rinnovo del Parlamento Europeo.
Ascolteremo il prof. Vincenzo Vespri, che ci racconterà delle “anime della matematica”, della sua enorme creatività e di come far innamorare gli studenti, e soprattutto le ragazze, della matematica, e delle altre materie scientifiche, e ci spiegherà le iniziative del Ministero dell’Istruzione e del Merito, di cui è Consigliere con delega proprio alle materie Steam.

Ascolteremo Elena Viezzoli, che ci darà la sua visione, di chi vive sul campo, come imprenditrice ed esperta di tecnologie, di come sta cambiando il mondo del lavoro e l’approccio delle persone di fronte all’accelerazione portata  all’intelligenza artificiale.
Infine, ascolteremo la nostra vicepresidente Donatella Prampolini, con delega al lavoro e alla bilateralità, che porterà la testimonianza delle politiche confederali.
Ascolteremo tutti con attenzione e voglia di imparare e comprendere, con la curiosità e l’apertura che ci contraddistinguono.
D’altronde quando sono stata eletta ho cominciato il mio mandato ascoltando le mie consigliere: ho chiesto loro quali dovessero essere le priorità per il nostro gruppo, per la promozione dell’imprenditoria femminile, e ne abbiamo individuate 5: identità; credito e investimenti; formazione; sostenibilità (economica e sociale, oltre che ambientale); digitalizzazione.
Ad ognuno di questi temi è stata dedicata una tappa della road map “Impresa e donna”, un percorso dal quale per ognuno di questi temi sono stati individuati progetti concreti.
All’ascolto, dedichiamo ogni anno il nostro TDLAB, un meeting di tre giorni, un laboratorio formativo, per tutto il sistema Terziario Donna, Presidenti, consigliere ed imprenditrici, dedicato all’approfondimento di temi specifici – attraverso le competenze del Sistema Confcommercio, di professionisti del mondo dell’Economia, della società civile, delle istituzioni – alla condivisione di buone pratiche, all’attività di team building e allo sviluppo di relazioni di indirizzo dell’attività politico-sindacale del Gruppo.
Ma, e c’è un ma, vogliamo anche essere ascoltate. Vogliamo, e torno a citare, parafrasandola un po’ Sheryl Sandberg, Direttrice operativa di Facebook, “Noi non volgiamo solo un posto a tavola,  vogliamo cambiare il menu”.
E allora arrivo all’ultimo verbo, che è quello che dà il senso della nostra presenza qui, Insieme: Agire.
Come donne siamo chiamate ad agire nel privato.
Ma come rappresentanti di una così larga parte dell’imprenditoria femminile, ed ancora prima come imprese, sentiamo di doverci assumere la responsabilità sociale derivante dall’esercitare l’iniziativa economica, ( secondo l’art. 41 della nostra amata Costituzione…).
Come ci ha ricordato anche il Grande professor Stefano Zamagni, nostro ospite in occasione dell’ultimo TDLAB, le pari opportunità passano anche dalla consapevolezza delle proprie capacità, che Zamagni definisce capacitazione (letteralmente: capacità di azione) cioè la capacità di scegliere, di conseguire gli obiettivi, almeno in parte o in qualche misura, che il soggetto si pone. E non si è liberi se mai (o almeno in parte) non riusciamo a realizzare il proprio piano di vita.
E nessuno meglio di noi imprenditrici ha voglia di mettersi in gioco e lasciare un segno nella società che ci circonda, provando a migliorarla, contribuendo alla crescita del nostro Paese, anche cambiando il modo di fare impresa, con l’ingegnosità e la resilienza che di certo non ci mancano.
Sulla capacitazione è basato il nostro progetto STEMprare: da poco il Ministero ha diffuso le linee guida sulla promozione delle materie STEM, e quindi il momento è quanto mai propizio per renderlo operativo.
Il progetto, in collaborazione con gli Uffici scolastici è finalizzato alla sensibilizzazione delle bambine e delle ragazze verso le materie STEM quale strumento di formazione ed empowerment, di accelerazione del cambiamento culturale sulla questione di genere e di promozione della leva motivazionale sulla creazione di nuova impresa, agendo sulle giovani generazioni, le imprenditrici e gli imprenditori di domani.

Perché le lavoratrici e le imprenditrici di domani non si trovino a pagare quel gap di conoscenze ormai determinanti per accedere al mondo del lavoro e acquisire competenze e ruoli fino ad oggi in gran parte riservati agli uomini.
Nel frattempo, abbiamo pensato alle imprenditrici di oggi, ed a loro abbiamo dedicato il progetto Imprenditrici Digitali.
In collaborazione con EDI, l’Hub tecnologico di Confcommercio e la sua rete territoriale di sportelli di Innovazione, gli Spin, abbiamo avviato una sperimentazione offrendo ad oltre 200 imprese un  check up gratuito sul loro posizionamento digitale e tecnologico, sulla base del quale realizzare percorsi formativi e consulenziali ad hoc che risponderanno alle aree di miglioramento individuate.
C’è ancora un altro progetto che sicuramente è determinante per il superamento del gap occupazionale, e di genere.
Prima vi dicevo che fra le priorità individuate all’inizio del mio mandato c’è la sostenibilità, economica, sociale, ambientale. Alla sostenibilità ambientale abbiamo dedicato un convegno, a Bari, nel pieno della crisi energetica, ad ottobre del 2022. Ma quello che reputiamo davvero determinante è la sostenibilità sociale ed economica, in tutte le declinazioni ed accezioni possibili.
A cominciare dalla parità di genere. La parità di genere nel mondo del lavoro, in termini di opportunità di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere, alla tutela della maternità.
Nel 2022 è stata introdotta la certificazione di parità di genere. La caratteristica di questo strumento è il principio di premialità, essendo garantiti benefici, innanzitutto in termini di sgravi contributivi (l’1%, fino a 50.000 euro per azienda), ma non solo (punteggi aggiuntivi per l’ottenimento di fondi nazionali, europei o regionali o per la partecipazione ad appalti).
Per questo motivo Terziario Donna e Confcommercio sin dal varo di questo strumento lo hanno sostenuto, promosso e diffuso.
Uniter, l’organismo di certificazione di Confcommercio, uno dei 46 accreditati, ha già certificato ad oggi 60 imprese, che diventeranno 80 entro la fine dell’anno. Su un totale di circa 816 imprese (ad ieri), certificate in tutta Italia.
Abbiamo una buona notizia, anzi ottima, e lo dico con soddisfazione, perchè è stata accolta una richiesta di Terziario Donna: domani, 6 dicembre, si apre la partecipazione al Bando nazionale per l’erogazione alle imprese dei contributi per il sostegno dei costi di assistenza e certificazione. Nella vostra borsa insieme all’altro materiale trovate una nostra brochure con le informazioni ed i  riferimenti operativi.
Concludo volendo ricordare la partecipazione all’Udienza papale di una delegazione di Terziario Donna, la scorsa settimana. E’ stato un momento di grande coinvolgimento emotivo.
In un’altra occasione Papa Francesco aveva affermato che ‘le donne capaci di fare impresa sono una ricchezza per tutta la società, non solo per le famiglie o le comunità di appartenenza’. Allora, quando l’ho incontrato mi sono sentita di chiedere al Santo Padre di “pregare per noi, che ogni giorno nonostante le grandi difficoltà, alziamo le nostre saracinesche”.
Perché non è facile per noi scegliere di continuare a fare impresa: le difficoltà, i momenti critici, le battute di arresto ci sono sempre, ma è la nostra vita, e ci mettiamo tutta l’energia necessaria per portarla avanti nel migliore dei modi. Cercando con il nostro di lavoro, che cambia, di cambiare prima di tutto noi, cambiare quindi la società e renderla, per tutti, un posto migliore in cui vivere, insieme.
Perché la società cambia il lavoro, e il lavoro cambia la società.